L’infortunio di una intervista rubata dalle Jene a Pierluigi Piccini, ha avuto risvolti clamorosi. La vicenda oggetto dei servizi andati in onda su Italia 1 è nota e dolorosa e ha a che fare con un alto dirigente del Monte dei Paschi, un contradaiolo e una persona conosciuta che non c’è più. Ma se la città e le coscienze si interrogano (morte accidentale? suicidio? omicidio?), il sindaco e la principale esponente di Forza Italia senese che fanno? Si preoccupano dell’immagine della città. Ma non, come si potrebbe pensare, su una vicenda dai caratteri oscuri e per certi versi agghiacciante, limitandosi a chiedere verità e giustizia. No, secondo loro, il problema sembrano essere solo i festini! Una frase buttata là, in forma dubitativa dall’incauto Piccini ha fatto, subito reagire, come un sol uomo, il sindaco Valentini, poi l’Anitona e infine Degortes: tutti a sbracciarsi, specie quest’ultimo. Il quale, anche lui alle Jene, ha espresso coerenti e chiari teoremi. Nella città che esprime il capo della Massoneria italiana chi conta di più? Ma le contrade, naturalmente. E un personaggio come lui che organizza feste sempre molto bene frequentate, non è forse il più titolato a dire che di festini non ce ne sono mai stati? Ne prendiamo atto. E la droga? Macché, non c’è mai stata, e al massimo sarà stata farina per la pizza, companatico naturale per una birra con gli amici. O forse il problema è che le Iene hanno tolto lo scettro di regina del gossip ad Anitona? Ma c’è da comprenderla: dopo le vicende personali di Berlusconi parlare di festini è diventato un tabù. Ma Valentini e Degortes perché si preoccupano tanto di usare l’argomento pruriginoso come zerbino? Cosa c’è da nascondere?