De Mossi Penelope fa e disfa. Annuncia la candidatura con un listone civico, poi lo sfascia, poi raccoglie i pezzi, poi lo porta a destra, poi lo abbandona, quindi si candida – forse – con il centrodestra cercando di portarsi dietro qualcuno dei vecchi compagni di viaggio, del resto quasi tutti suoi clienti. La sua tela è debolissima, ma lui imperterrito continua a tessere, e a parlare. Interviste su interviste, cercando di difendere, da buon avvocato, la sua teoria del fare e del disfare. Inutilmente: ormai si sarebbero scocciati anche i Proci
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